Nella fase iniziale di progettazione, invece che iniziare direttamente con la stesura di un \textit{diagramma UML delle Classi} si è ritenuto più comodo sviluppare prima l'idea su carta disegnando un semplice \textit{diagramma ER} (Entity Relationship), mostrato in figura \ref{fig:er}.
Una volta stesa una bozza definitva e chiara sulle entità, relazioni e relativi attributi da definire si è passati a trasporre in una forma più dettagliata e \textit{più comoda} per noi da tenere come riferimento, ossia un \textit{EER} (\textit{Enhaced Entity Relationship}) disegnato con il tool \textit{MySQL Workbench}.
\item\textbf{com.mivan.model:} In questo package sono presenti tutte le entità del modello dati dell'applicazione, implementate in classi \textit{Author}, \textit{Book}, \textit{Location}, \textit{Staff}, \textit{User}, \textit{Loan}, \textit{Item} e \textit{Item}. Per gestire la persistenza dei dati di un database relazionere, per tali classi sono state utilizzate le annotazioni delle \textit{JPA} (\textit{Java Persistence API}).
Per verificare l'effettivo funzionamento del programma sono stati sviluppati dei test d'integrazione, posizionati all'interno della cartella \code{mivan/src/test/java/}.
Per i \textit{JUnit test} volti a verificare la \textit{corretta esecuzione} delle operazioni \textit{CRUD} (\textit{Create, Read, Update, Delete}) è stato fatto uso dell'engine \textit{H2}, il quale consente di eseguire tali operazioni su un \textit{database temporaneo} caricato in memoria (\textit{RAM}). Tale approccio consente \textit{arginare} del tutto il problema di intaccare il database persistente dai dati fittizzi dei test.